Quanti di noi possono dire di non aver mai provato i fastidiosi sintomi di una cistite? Purtroppo siamo in pochi. Questo disagio davvero antipatico è il disturbo mondiale più diffuso dopo il raffreddore. Si tratta di un’infiammazione della vescica e/o delle basse vie urinarie.

Il 42% delle persone, almeno una volta nella vita, ha sofferto di fastidio alle vie urinarie. Di questi, la metà sviluppa infezioni ricorrenti e a esserne più colpite sono le donne. www.istat.it

Ho deciso di scrivere questo articolo dedicato alla cistite, perché io stessa ne sono stata vittima per diversi anni, commettendo errori davvero macroscopici nel tentativo di curarmi. Ero soggetta a cistiti recidive e non riuscivo a spiegarmi la vera origine di questo disturbo che mi debilitava parecchio. Ora per me è solo un brutto ricordo, perché ho capito esattamente il motivo che risiedeva alla base del disturbo. Sono intervenuta sia per riequilibrare la componente fisica, ma anche quella interiore che mi stava suggerendo dei cambiamenti nella vita.

La mia intenzione è quella di darti, attraverso questo articolo, sia soluzioni pratiche, che energetiche. Nel senso che voglio condurti a scoprire la vera motivazione che si cela dietro la cistite che ti affligge. E soprattutto, aiutarti a capire quale messaggio (trascurato) ti sta comunicando il corpo, magari da anni, così che non debba più utilizzare dei sintomi fastidiosi per farti arrivare l’informazione.

I sintomi li conosciamo bene. Sono bruciore durante e/o subito dopo la minzione. Stimolo frequente e difficoltà a urinare, sensazione di avere un peso a livello della vescica, presenza di sangue nell’urina che la rende molto scura. Le cistiti non sono tutte uguali e per poter intervenire, prima di tutto devi capire quale cistite hai sviluppato.

Quale cistite hai?

Cistite infettiva

Patogeni come virus, batteri e funghi sono riusciti a superare le barriere del sistema immunitari, riuscendo a colpire e colonizzare la vescica e le vie urinare. Non perderti l’articolo su come rafforzare le difese immunitarie.

Cistite interstiziale

Si verifica un progressivo deterioramento delle pareti interne della vescica, rendendola sempre più sensibile a stimoli termici, tattili, alimentari, infettivi e dolorosi. Questo tipo di cistite non è causata da patogeni.

Cistite non cistite

È una manifestazione che prevede un’abbondanza di presenza batterica nelle urine, ma assenza di danno infiammatorio. Questi batteri sono considerati innocui e non generano danni vescicali.

Cistite da luna di miele

È la cistite tipicamente post-coitale che insorge dopo i rapporti sessuali. È causata da microlesioni della mucosa vaginale dovuti all’attrito durante il coito. Attrito provocato ad esempio da una eccessiva secchezza vaginale. Queste microlesioni diventano delle vere porte di accesso ai batteri (spesso di natura fecale) i quali, essendo piuttosto resistenti, trovano terreno fertile. Riescono quindi a risalire le vie urinarie raggiungendo la vescica, colonizzandola.

Cistite infiammatoria

Detta anche “cistite a urine sterili”. È una delle più diffuse. La causa scatenante non è dovuta a microrganismi patogeni, ma bensì a fattori che scatenano una risposta infiammatoria. Ti starai chiedendo quali possono essere questi elementi. Vari testi suggeriscono che, tra i fattori responsabili, ci sono ad esempio la presenza di cristalli di ossalato. Sono minerali insolubili che transitando insieme all’urina, provocano delle lesioni alle pareti interne infiammando il tessuto vescicale. La mia esperienza personale mi ha condotta però a dedurre che la causa infiammatoria più diffusa dipende principalmente da altro.

Il mio segreto

Ho deciso di svelarti il segreto che mi ha cambiato la vita. Sono andata avanti anni a farmi visitare per poi imbottirmi di antibiotici. All’apparenza andava meglio, ma poi ritornavano i sintomi e dovevo ripetere la cura. La flora batterica intestinale e vaginale veniva distrutta e dovevo sottopormi ad altre analisi e visite, intanto nuove cistiti e nuovi esami. Per non parlare dei soldi sprecati e della demoralizzazione perché i sintomi persistevano anche con le urine sterili.

Ero in un vero e proprio circolo vizioso perché una zona del corpo colpita ripetutamente da infiammazione, sviluppa nuove fibre nervose. Il rilevamento di dolore, caldo, freddo, acido viene quindi amplificato e anche un minimo stimolo viene percepito in modo più forte. Ciò che a una donna sana non provoca dolore, ad una con cistite recidivante invece lo genera. Diventano irritanti elementi che di base non lo sarebbero come l’urina concentrata, il freddo, alimenti ricchi di ossalati, acido, alcolici, bevande dolci e gassate, piccole presenze batterica, leggere pressioni sulla vescica come l’elastico dei collant o quello di slip o cintura. Inoltre, il dolore provato ripetutamente, e la paura di riprovarlo, induce una contrattura pelvica involontaria come reazione difensiva. Questa contrattura può anche provocare dolore durante i rapporti.

Nella mia formazione mi sono avvicinata anche alla medicina ayurvedico tibetana e grazie a questa mi sono accorta degli errori che commettevo. Adesso, per me, la cistite è un lontano ricordo. Non ho infatti mai più avuto nessun sintomo.

Come ho risolto il problema

Certe abitudini errate compromettevano la temperatura del mio apparato urinario. Ti svelo che gli errori erano principalmente legati ad una alimentazione scorretta.

Ma attenzione, non basta dire che si evitano i dolci, gli alcolici, i fritti, i salumi, i cibi pronti eccetera per sostenere che si sta “mangiando bene”. Ho scoperto sulla mia pelle, anzi, sulla mia vescica, che anche certi frutti o verdure, se non sono scelti in base alla propria costituzione, possono provocare dei gli squilibri energetici e fisici. L’acqua stessa lo può fare. Mangiando e bevendo le cose sbagliate, nel modo sbagliato, alla temperatura sbagliata, i soggetti predisposti preparano il terreno allo sviluppo della cistite.

Ognuno di noi ha una propria costituzione ben precisa. In medicina ayurvedica tibetana si studiano nove tipi costituzionali. In base a questa classificazione è possibile risalire ai tipi di alimenti che possono essere adatti, neutri o per niente adatti per il singolo individuo. L’argomento non è limitato ai soli alimenti, ma anche alle abitudini di vita e, molto importanti, alle erbe migliori per equilibrare i disordini termici. E ricordati: la cistite è il risultato di un disordine termico. Spesso tendiamo a sottovalutare l’equilibrio termico dei nostri organi interni.

Mangiare alimenti errati per la propria costituzione conduce ad un raffreddamento di reni e vescica. Quest’ultima dovrà quindi aumentare la sua temperatura per controbilanciare i gradi mancanti (comparsa dello stato infiammatorio) con conseguente produzione di muco. Il muco è il terreno più fertile ed appetitoso che c’è per i batteri, perché ricco di nutrimento. Consumare troppi zuccheri e carboidrati, infatti, conduce ad una elevata produzione di muco. Ecco che, allora, la somministrazione degli antibiotici può risultare del tutto inutile, poiché la soluzione al problema è il riequilibrio della temperatura della vescica, non lo sterminio di massa dei patogeni che nascono di conseguenza.

L’importanza dell’alimentazione

L’alimentazione è determinante in questo senso. Solo attraverso il consumo degli alimenti e delle erbe curative giuste è possibile ridurre la produzione di muco e riscaldare la vescica. Questa è la spiegazione riassunta della cistite “fredda”. Poi esiste anche quella “calda”, che si manifesta in maniera diversa e che richiede un trattamento diverso. Il colore delle urine è fondamentale per distinguere una cistite fredda da una calda. Urine molto chiare spesso sono motivo di vanto, perché si tende a pensare che indichino un adeguato apporto di liquidi. Può essere vero, ma se siamo in presenza di cistite, urine troppo chiare indicano “freddo” interno. Altro fattore importante da notare è la presenza di schiuma, così come la loro torbidità o temperatura.

Ancora una volta, il corpo comunica direttamente con noi, è importante saperlo ascoltare e osservare.

Alla base della terapia naturale, quindi, c’è sempre un’attenta analisi della propria costituzione e della storia personale di ognuno, si va a lavorare con il soggetto. Ogni persona è diversa e deve essere accolta come un essere umano con le proprie particolarità. Si deve aiutare lei, o lui, ad imparare ad aiutarsi, non accanirsi contro un sintomo. È un argomento molto vasto, che prevede un’attenta valutazione della costituzione del tutto personalizzata, attraverso domande mirate. Ragion per cui, questo argomento posso approfondirlo insieme a te solo in sede di consulenza privata. Se vuoi scrivermi una mail, sarò lieta di dedicare del tempo per aiutarti.

Perche ti viene la cistite?

Mi rivolgo in particolare alle donne. Come avrai capito, la cistite ha a che vedere con l’elemento acqua del nostro corpo. La relazione con questo elemento non è solo collegata al flusso di plasma filtrato dai reni che diventa poi urina. Si estende, metaforicamente, alla capacità di lasciar “fluire” gli eventi della nostra vita. Esattamente come ci insegna l’acqua, cambiando forma, adattandosi perfettamente alle circostanze.

Se ci pensi, la cistite è l’espressione fisica di un dilemma interno: da una parte è la richiesta della nostra componente più profonda al bisogno di “mollare la presa” e dall’altra c’è l’ostinata attitudine al controllo.

Ti pongo una domanda. Quanto sei capace di abbandonarti alla vita in modo spontaneo? Se la risposta è “poco”, non preoccuparti e non fartene una colpa. Tutto parte da quante lacrime abbiamo trattenuto, come spesso ci hanno insegnato a fare da bambine. Poi abbiamo proseguito da grandi, per pudore, per mostrarci forti, perché “non fare tutte ‘ste scene”, diventando poco disposte a cedere alle debolezze e ai cambiamenti. Questi sono gli atteggiamenti emotivi che maggiormente indeboliscono la struttura energetica fisica, predisponendoci alla cistite. Nota il parallelismo tra i sintomi. Da una parte la cistite provoca necessità di lasciare andare le cose (bisogno di urinare di frequente), dall’altra, il bisogno di controllare, di arginare (difficoltà nell’urinare e scarsa quantità di urina emessa nonostante lo stimolo impellente). Tutto parte da un conflitto interiore che si manifesta con la sensazione di bruciore e dolore.

Che significato ha il bruciore della cistite?

Quando pensiamo a qualcosa che brucia, ci viene in mente il fuoco. E il fuoco è rosso, il rosso è il colore della rabbia. In questo caso è però una rabbia legata alla paura. L’emozione collegata alla loggia dell’acqua (in medicina tradizionale cinese) è proprio la paura.

La paura di qualcosa che potrebbe minare le proprie certezze, ed essere quindi fortemente destabilizzante, ha effetti diretti proprio sulla vescica. Chi soffre di cistiti ricorrenti è un soggetto che spesso ha bisogno di avere ogni cosa al suo posto, con limiti ben definiti.

La perdita del proprio spazio vitale, o un’intrusione nei propri confini sia fisici che psichici, viene vissuta come una minaccia. Se non è adeguatamente fronteggiata, scatenerà una ribellione interna. La cistite rappresenta, da una parte la volontà e, dall’altra, la difficoltà di demarcare con efficacia il proprio territorio, i propri confini. Ti invito quindi a prestare particolare attenzione se nella tua vita si verificano circostanze come:

  • genitori, amici o parenti invasivi
  • trasferimenti controvoglia
  • problemi con i vicini
  • convivenze problematiche
  • tradimenti
  • difficoltà a casa o lavoro
  • violazioni di domicilio

Integratore davvero efficace

Mirtillo rosso

Oltre ad alimentarsi nel modo giusto, è possibile intervenire con dei rimedi davvero molto utili per ridurre i sintomi fastidiosi della cistite. Prima di tutto, ti consiglio l’integratore che tra tutti quelli che ho provato (fidati sono tanti) è quello che mi ha aiutata maggiormente. È a base di mirtillo rosso (potente antiossidante) e Noxamicina, un prezioso composto di bioflavonioidi, estratti dalla propoli, molto utili perché funzionano da antibiotici naturali. Inoltre, contiene D-Mannosio, uno zucchero semplice che viene scarsamente metabolizzato dal fegato, arrivando “indisturbato” ai reni così da raggiunge la vescica dove contrasta l’adesione di molti batteri sensibili, tra cui l’Escherichia Coli, provocandone l’eliminazione attraverso le urine. Clicca qui per trovarlo facilmente.

Ti consiglio di assumerne due bustine al giorno per una settimana, in fase acuta, e poi una sola al giorno per due settimane ogni mese come terapia di mantenimento.

Sciogli il contenuto di una bustina in un bicchiere di acqua tiepida e bevila lontano dai pasti.

Atro consiglio utile

Non trascurare l’igiene intima. Con questo non voglio necessariamente intendere che devi lavarti di più. Questo è il minimo. Ti sto suggerendo che, forse, stai usando il detergente sbagliato. Per anni ho sottovalutato la composizione del detergente intimo, ma ho scoperto che alcuni sono formulati in modo davvero utile per l’igiene intima e non solo. Ti suggerisco infatti un prodotto molto ben formulato, a base di estratto di semi di pompelmo. Io lo uso da molto tempo e trovo che sia un ottimo detergente dall’efficacia disinfettante, profumata e antisettica. Inoltre, è arricchito con olio di lavanda e aloe. Molto utile soprattutto durante le mestruazioni. Clicca qui per trovarlo.

Suggerimenti importanti

  • Ricorda di bere molta acqua per diluire la carica batterica e per diluire le concentrazioni di ossalato. Ma fai attenzione a non berla mai fredda. Calda è meglio, o al limite tiepida, ma non introdurre mai nulla di freddo nello stomaco. Altrimenti rischi di incorrere in infiammazioni gastriche. Leggi articolo sui segreti del bruciore di stomaco. Bere molta acqua calda è utile anche per detossificare i tessuti, eliminare i metaboliti post-infiammatori e per scaldare gli organi “freddi”.
  • Applicare calore al basso ventre può dare sollievo, un bagno o una doccia cada oppure appoggiare la borsa dell’acqua calda o, se ne hai uno, invita il gatto in grembo, è un ottimo rimedio naturale!
  • Indossa indumenti intimi di cotone traspirante rispetto alle fibre sintetiche
  • Non assumere latticini ravvicinati all’assunzione dell’antibiotico
  • Trattenere l’urina
  • Evita di avere rapporti per evitare scambi batterici
  • Cambia spesso gli asciugamani intimi
  • Evita assorbenti interni o coppette vaginali

Vedrai che, anche per te, la cistite sarà solo più un lontano ricordo.

6 commenti su “Cistite addio!”

  1. Buonasera Serena mi chiamo Stefania vivo a Biella. Ho letto il suo articolo sulla cistite. Ne ho sofferto in passato ma nell ultimo periodo avverto occasionalmente un piccolo dolore come se ci fosse uno spillo a pungermi la vescica. Ho aumentato i liquidi e la situazione è migliorata. Può essere cistite? La ringrazio e le auguro una buona serata.

    1. Buonasera Stefania, grazie per la domanda. Si, può essere un’infiammazione localizzata generata da un raffreddamento della vescica. Il suo medico cosa dice? In ogni caso è necessario valutare accuratamente molti fattori prima di sbilanciarsi. Ha già fatto degli esami come urinocoltura o un’ecografia? Se vuole contattarmi privatamente possiamo approfondire insieme e io posso darle alcuni consigli utili personalizzati in base alla sua costituzione. La mia e-mail è wildserenity.ws@ gmail.com

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